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Portale delle attività didattiche del Prof. Rosario Faraci


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Svolgimento saggio

Saggio finale

Svolgimento del saggio

Indice del saggio finale
Dopo che è stata approvata la proposta di saggio da parte del docente a seguito di uno o più incontri avvenuti con l'interessato (durante l'orario di ricevimento), lo studente è tenuto a redigere un indice di massima del lavoro da sottoporre al docente per l'approvazione. E' consigliata la redazione di un indice il più possibile dettagliato, indicante il numero e il titolo dei capitoli e dei paragrafi e sottoparagrafi che lo compongono. L'indice contiene normalmente un'introduzione, l'articolazione nei diversi capitoli, le conclusioni e la bibliografia. Al fine di collegare, in modo armonioso, i diversi argomenti del saggio, lo studente può far uso di una flow-chart che, in modo immediato sul piano grafico, permetta di rappresentare organicamente i diversi temi affrontati. Nell'impostazione dell'indice può essere utile far ricorso anche ad una mappa mentale. Alla redazione dell'indice si perviene dopo una prima, sommaria, lettura dei materiali bibliografici e documentali acquisiti dallo studente, avendo cura di riflettere attentamente sulle modalità di collegamento logico fra i diversi argomenti riportati. Il tempo dedicato alla impostazione dell'indice è estremamente prezioso ed è funzionale al prosieguo del lavoro. L'indice definisce, seppur in via preliminare, una "carta di lavoro" cui lo studente si attiene durante la stesura del saggio e permette di "testare" in via anticipata il modo in cui si articolerà lo svolgimento del lavoro.

Redazione del saggio
La redazione del saggio è conseguente alla approvazione dell'indice da parte del docente. Considerando che la preparazione del saggio finale richiede un impegno di 150 ore (pari a 6 CFU), è consigliato di tenere un registro giornaliero ove venga annotato, di volta in volta, il numero di ore dedicato in una giornata alla redazione del lavoro, specificando la tipologia di attività svolta (ricerca delle fonti, consultazione del materiale acquisito, stesura del lavoro, correzione delle parti già redatte, e così via). Durante la redazione del saggio, il docente è disponibile, via mail, ad offrire suggerimenti e consigli utili per ottimizzare il processo. Il docente non accetta la consegna del lavoro per singole parti, ma si riserva di esprimere una valutazione finale, solo quando il lavoro verrà ricevuto interamente.
Nella redazione dei singoli paragrafi, si suggerisce uno stile redazionale snello ed efficace. Evitare di redigere periodi lunghi ed incomprensibili. Prestare attenzione alla forma scritta, sia sul piano grammaticale che logico. E' consigliabile far leggere le singole parti dell'elaborato ad amici, colleghi o parenti, al fine di acquisire un primo giudizio sulla linearità dei contenuti. Sarebbe opportuno, ma tale indicazione non è tassativa, introdurre brevemente ad inizio paragrafo i temi discussi al suo interno, magari avvalendosi di un elenco puntato, in modo da sviluppare successivamente, in modo ordinato, i singoli punti richiamati all'inizio. In tal modo, si rende più semplice la lettura dell'elaborato da parte del docente.

Norme redazionali
Non è consentito riportare fedelmente brani di un articolo, di un libro, di un sito Internet, a maggior ragione senza citarne le fonti, a pena di incorrere nel reato di plagio e di essere deferiti al Presidente del corso di laurea che adotterà gli opportuni provvedimenti.
Per quanto l'indicazione non sia tassativa, al fine di assicurare uniformità di editing nella redazione del saggio, lo studente è invitato a rispettare i seguenti parametri di configurazione: carattere Times New Roman, corpo carattere: 12; margini destro e sinistro: 1,5; margini superiore ed inferiore: 1,5; interlinea: 1,5. I contenuti di tabelle, note a piè di pagina e riquadri devono avere carattere Times New Roman 10. Ogni figura o tabella riportate devono essere titolate, numerate, referenziate dal punto di vista bibliografico (dunque si deve indicare la fonte di provenienza delle fonti) e richiamate nel corpo del testo (ad esempio, indicando si veda fig.1). Le note a pie' di pagina hanno una triplice funzione: a) note bibliografiche, dove si richiamano le fonti bibliografiche utilizzate (comprese le pagine Internet consultate), comunque riepilogate nella bibliografia finale; b) note esplicative, ove si riporta il contenuto di esempi, di interviste, etc.. che non si ritiene utile inserire nel corpo del testo per non appesantirlo; c) note critiche, ove si possono riportare il pensiero, le osservazioni critiche, i commenti di altre fonti al tema oggetto di discussione nel paragrafo.

Bibliografia e sitografia finali
E' fondamentale, in appendice al lavoro, riportare la bibliografia e la sitografia. La prima contiene un'indicazione nominativa delle fonti utilizzate. La seconda, di più immediata realizzazione, consiste nell'elencazione (in ordine alfabetico) delle pagine Internet consultate. A titolo esemplificativo, si riporta uno schema dei diversi prodotti bibliografici.
Se si tratta di un articolo tratto da una rivista:
Rosario Faraci (1992), “Una verifica empirica della formazione di nuova imprenditorialità. Caso della Valle del Dittaino e ridefinizione del business del pane”,
Sinergie, n.28, pp....
Se si tratta di un libro:
Rosario Faraci (2002),
Dall’impresa pubblica all’impresa privata. Logiche e problematiche del fenomeno della privatizzazione, Giappichelli, Torino.
Se si tratta di un working paper
Rosario Faraci (1997), I confini istituzionali ed organizzativi delle imprese privatizzate. Transizione di proprietà e meccanismi di corporate governance,
working paper, Istituto di Tecnica Industriale e Commerciale, Università di Catania,pp....
Se si tratta di un capitolo di un libro
Rosario Faraci (2002), "State-owned enteprises in transition and effects on corporate entrepreneurship: the experience of Italian privatization programs", in Carmela Elita Schillaci e Rosario Faraci (a cura di),
The Ownership and Governance of Firms in Transition: The Italian Experience, Giappichelli, Torino.
Il sito del Prof. Roberto Cellini offre utili indicazioni ed esempi per l'uso della bibliografia.

Introduzione e Conclusioni
Si suggerisce di redigere l'introduzione e le conclusioni del saggio, una volta completata la stesura del lavoro. L'introduzione (normalmente di lunghezza non superiore alle 5 pp.) ha la funzione di "executive summary" del lavoro e contiene: una descrizione delle finalità del saggio; una breve descrizione delle motivazioni per cui si è deciso di approfondire un determinato tema; una descrizione del modo in cui il saggio si articolerà nei diversi capitoli; una breve illustrazione della metodologia utilizzata per redigere il saggio (se si tratta di lavoro compilativo o sperimentale, svolto attraverso lo stage o effettuando ricerche sul campo, utilizzando una determinata teoria o un determinato modello teorico, etc..); un rinvio ai ringraziamenti, utili quando il saggio consegue allo svolgimento di un tirocinio formativo e di orientamento.
Le conclusioni (di lunghezza non superiore alle 3 pp.) hanno una funzione diversa. Sono riflessioni, a titolo personale, redatte dallo studente-autore del saggio in cui si riportano giudizi, posizioni di pensiero, valutazioni critiche che possono confermare la validità o perfino confutare la bontà delle principali argomentazioni riportate nel saggio.

Consegna del saggio al docente
Una volta completata la stesura del saggio, lo stesso viene consegnato in forma cartacea al docente, durante l'orario di ricevimento. La consegna deve avvenire almeno 30 giorni prima della data fissata per la consegna del modulo dissertazione tesi in Segreteria, al fine di consentire al docente la programmazione del lavoro di correzione e di rifinitura del saggio, prima di esprimere il giudizio di valutazione e la decisione se ammettere lo studente a sostenere l'esame finale. Non sono ammesse deroghe.

Valutazione dell'elaborato

La valutazione del saggio è a cura del docente. Essa tiene conto di diversi criteri: forma e stile redazionali; tipologia del format prescelto; rispondenza del saggio al format prescelto; rigore logico nell'esposizione dei contenuti; originalità ed innovatività del tema; ....

Presentazione del saggio in sede di laurea
Nel giorno fissato per le sedute di laurea, lo studente è invitato dal Presidente della Commissione a presentarsi e, dopo una breve presentazione del lavoro da parte del docente-relatore, è invitato a rispondere ai quesiti posti da quest'ultimo. Lo studente può avvalersi di una presentazione in power point, ma solo avendolo concordato col docente-relatore. Considerata la brevità dei tempi per l'esposizione in sede di laurea, si suggerisce vivamente allo studente di predisporre una sintesi dei principali risultati cui è pervenuto col proprio lavoro e di esporli nel tempo massimo di 5-6 minuti, senza dover far ricorso alla presentazione in power point. Quest'ultima, invece, è consigliata, quando lo studente dovesse esporre numeri, tabelle, grafici la cui illustrazione, in modo orale, non è sempre intuitiva.



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